martedì 10 dicembre 2013

Sardegna- campo antibracconaggio 2013



tordo morto in un laccetto
Una quindicina di volontari della Lega per l’Abolizione della Caccia – L.A.C. ha condotto la diciasettesima campagna anti-bracconaggio nel Cagliaritano che ha portato, nonostante giorni di tempo incerto, alla neutralizzazione di più di 7 mila trappole per avifauna (latziteddus, esattamente 2.047 lacci in nylon e crine posizionati sugli alberi, 1.084 lacci a scatto posizionati a terra, oltre 4.000 armature in metallo” predisposte per il posizionamento dei lacci da albero), 2 reti per l’uccellagione e ben 81 trappole per ungulati (sos cropos, cavi d’acciaio per la cattura di cervi e cinghiali). Numerose le aree battute, decine di sentieri, nei boschi e nelle macchie mediterranee di Capoterra, Uta, Assemini, Santadi, Sarroch, in particolare nelle zone di Gutturu Mannu, Monti Mannu, S’Arcu de su Schisorgiu, Poggio dei Pini, Rio S. Girolamo, Monte Arcosu.
trappola avifauna
trappola aerea avifauna
Sono stati liberati dalle trappole 1 Cinciarella (Cyanistes caeruleus) e 1 Fiorrancino (Regulus ignicapilla), mentre sono stati rinvenuti numerosi piccoli uccelli privi di vita: 1 Merlo (Turdus merula), 1 Cinciarella (Cyanistes caeruleus), 5 Pettirossi (Erithacus rubecola), 11 Tordi bottaccio (Turdus philomelos), 1 Fringuello (Fringilla coelebs).

In alcune occasioni sono stati trovati sul posto bracconieri, fra i quali – lungo la strada provinciale n. 1 “Capoterra – Santadi” – R.P., bracconiere già destinatario della misura di prevenzione “foglio di via” e più volte segnalato all’Autorità giudiziaria per ipotesi di reato ambientali.
trappola
trappola a terra “armata”
Negli stessi giorni sono state svolte “visite” presso i mercati cagliaritani di San Benedetto e di Via Quirra, per verificare la presenza di vendita abusiva di avifauna proveniente da attività illecite, fortunatamente senza alcun esito.
avifauna uccisa dalle trappole
trappole trovate
Il bracconaggio è un’attività illegale e distruttiva del patrimonio ambientale (si stimano un centinaio di bracconieri “fissi” + circa duecento “occasionali” nella sola Capoterra). Il giro di affari è di sensibili dimensioni: basti pensare che una sola griva (spiedo di 8 tordi, de pillonis de tàccula) costa al mercato illegale un centinaio di euro al dettaglio. Tuttavia fra i principali “fruitori” finali del bracconaggio sembrano proprio essere alcuni noti ristoranti del Cagliaritano.  Da non tralasciare il controllo, nel periodo delle festività natalizie, dei mercati pubblici.
Dai riscontri anche diretti, tuttavia, il fenomeno del bracconaggio appare in sensibile diminuzione.

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